Figli di Dio

Qui chiarisco che la prole divina viene dall’alto. I figli di Dio discendono dal cielo. Sta scritto infatti: “Quale è l’uomo fatto di terra, così sono coloro che vengono dalla terra; e quale è l’uomo celeste, così anche quelli che vengono dal cielo” (1Cor 15, 48).

#figli di Dio
#Spirito
#vera Chiesa

November 19, 2021

Introduzione

Per figliolanza divina intendo l’idea che “siamo realmente figli di Dio” (1Gv 3, 2). Ciò che sorprende di questa idea è la sua portata. Infatti, ci si potrebbe chiedere:

Una persona è figlia di Dio indipendentemente da un cammino spirituale che trasforma “quello che è nato dalla carne” (Gv 3,6b) in “quello che è nato dallo Spirito” (Gv 3, 6b)?

E si potrebbe i rispondere:

Oggià, certo, certo!

Okay. Abbiamo il nostro domandone e un modello di risposta. In quanto segue, esaminerò la risposta opposta:

La filiazione divina è roba dello Spirito e non va intesa secondo la carne, in termini di sangue, volontà umana e liquido seminale.

Nascita da Dio

La prima cosa che devi sapere circa la prole divina è questa: “i figli di Dio, non da sangue, né da volere di carne, né dal volere di un maschio, ma da Dio sono stati generati” (Gv1, 13).

Quelli che sono generati da Dio sono nati “non da un seme corruttibile ma incorruttibile, per mezzo della parola di Dio viva ed eterna” (1Pt1, 23).o

Vedi? È davvero semplice: qualsiasi persona può pensare di essere figlia di Dio a patto che “il seme di Dio dimori in lei” (1Gv3, 9b). Il seme umano non ci azzecca con la figliolanza divina – il seme umano è corruttibile e dunque irrilevante. Quello che ci azzecca è la parola di Dio.

Ogni volta che pensiamo di essere prole divina ma la parola di Dio non resta in noi, beh, ecco, stiamo facendo un uso errato del nome di Dio. Esatto. Vedo che hai colto. Stiamo violando uno dei Dieci comandamenti:

“Non prenderai il nome del SIGNORE tuo Dio invano, perché il SIGNORE non lascia impunito chi prende il suo nome invano” (Es 20, 7).
Raffaello, Madonna di Foligno (c. 1511-1512)

Nascita dall’alto

La seconda cosa che devi sapere circa la prole divina è che viene dall’alto, non dal basso;  dal cielo, non dalla terra. I figli di Dio sono generati da Dio, non dagli esseri umani. Di fatto, vengono dal cielo perché nascono dallo Spirito:

“Se uno non nasce dall’alto non può vedere il Regno di Dio […]. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: ‘Dovete nascere dall’alto’” (Gv 3, 3.6-7)

La filiazione umana e la filiazione divina sono due robe diverse. Ciò che fa la differenza è lo Spirito: “È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla” (Gv 6, 63). Una persona non può sostenere di essere nata dall’alto solo perché vive in questo mondo, nata dalla carne dei suoi genitori sulla terra. Questo mondo è polvere, non cielo. La figliolanza divina è il Cristo e chiunque dimora in lui per mezzo della fede:

  “Tutti voi infatti siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù. […] Tutti voi siete una cosa sola in Cristo Gesù” (Gal 3: 26.28b).  

Ecco. Sissignore. Questo è vitale per la filiazione divina – essere una cosa sola in Cristo. C’è un unico Figlio, Cristo, "il figlio unigenito che è Dio, ed è nel seno del Padre" (Gv 1, 18); noi possiamo diventare figli di Dio diventando una cosa sola in Cristo, a mezzo dello Spirito. Oggià. Perfezionarci nella capacità di essere uno in Cristo permette di ascendere al cielo senza prendere il nome di Dio invano e rubare:

“Chi potrà salire il monte del SIGNORE? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non solleva la propria anima invano” (Ps 24: 3-4).

I figli degli uomini che si fanno figli di Dio senza essere nati dall’alto sono persone che si fanno uguali a Cristo. Tali persone valutano il loro piccolo sé individuale alla stregua di un sè divino, offendendo così lo Spirito:

“Tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna” (Mc 3, 28-29).

Insomma, diciamolo pure, sembra che farsi figli di Dio rinnegando il ruolo dello Spirito sia davvero una tale imperdonabile bestemmia. Quale che sia l’amore di Dio per l’umanità e la creazione così come la conosciamo dal punto di vista della vita che viviamo nella carne, beh, Dio è nostro Padre solo nella misura in cui nasciamo dall’alto.

In senso proprio, per essere figliolanza divina, dobbiamo nascere dallo Spirito e diventare una cosa sola in Cristo Gesù, l’Amato, colui nel quale Dio ha posto il suo compiacimento (vedi Mt 3, 17; Mc 1, 11; Lc 3, 22).

Conclusione

Nessuno è figlio di Dio di per sé stesso. La nostra natura, in quanto tale, viene dalla polvere; tuttavia, possiamo diventare figli di Dio, i quali vengono dal cielo. Deposto il nostro sé individuale, ecco, possiamo finalmente smetterla di prendere il nome di Dio invano e assaporare con gusto il canto di Re Davide:

“Date al SIGNORE, figli di Dio, date al SIGNORE gloria e potenza. Date al SIGNORE la gloria del suo nome” (Sal 29, 1-2a)

Sembra esistere un nesso tra essere figli di Dio e vivere la pace sulla terra. Il nesso è questo:  anche se Dio ama tutti, la sua pace è riservata solo a coloro nei quali si compiace. Per avere la pace occorre essere nati dall'alto, essere persone in cui Dio si compiace, essere figlie nel Figlio. Come sta scritto:

"Questi è il Figlio mio, l'amato, nel quale mi sono compiaciuto" (Mt 3, 17 e cfr. Mc 1, 11; Lc 3, 22).
“Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli esseri umani in cui Egli si compiace” (Lc 2, 14 e cfr. Fil 2, 13).
ALTRI ARTICOLI
September 21, 2023
Il sacrificio animale
Qui esplicito che Cristo ha ristabilito il sacrificio ebraico nel tempio del suo corpo, ovvero nella carne di ogni essere umano. Quale che sia la tua religiosità e il tuo genere, beh, guarda, a te, proprio a te, è concesso di compiere sacrifici animali e di servire Dio nel suo tempio.
#sacerdozio
#Spirito
#vera Chiesa
October 25, 2021
Cristo era ricco
Qui spiego che la ricchezza di Cristo consta di amore e gloria. Il lieto annuncio è che tale ricchezza è anche nostra. Ogni persona può partecipare dell’amore e della gloria di Dio secondo “la misura della statura della pienezza di Cristo” (Ef 4, 13b).
#battesimo
#vera Chiesa
#Spirito
#sacerdozio