LIBRO

Il Grande Giorno della Festa

Gesù disse:  “Chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà” (Mt 16, 25). Il nome italiano vita traduce il termine greco psyché . Nella grecità classica, la psyché è il centro di comando del soffio vitale: l’unità che gestisce il soffio che mantiene in vita l’intero organismo. Gesù, quindi, non chiede la nostra morte fisica, ma l'abbandono del nostro centro di comando. Solo chi abdica al suo proprio comando può lasciarsi rivitalizzare dal "soffio" del Risorto (Gv 20, 22).

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Un libro dedicato “a chi ama lo studio e la vita”. Si tratta dello studio delle Scritture cristiane e della vita nello Spirito. Espressione e messa in atto di tale amore, il libro si presenta come un itinerario di iniziazione al mistero della vita divina, cui tutti, uomini e donne, possono avere libero accesso in Cristo, senza differenze in dignità o subordinazioni gerarchiche. Anche se con differenti ruoli simbolici nella chiesa. Alla individuazione della specificità di tali ruoli è dedicata la parte centrale del libro, condotto col metodo della interpretazione simbolica delle Scritture. Mentre l’uomo ha il ruolo simbolico di rimandare a Cristo Capo, Figlio, Logos, la donna avrebbe quello di rimandare alla Chiesa, Madre, Sapienza, che genera alla vita spirituale. L’autrice è convinta che riscoprire questa complementarietà simbolica uomo-donna, e riconoscerla anche con l’istituzione di specifici ministeri femminili, sarebbe di grande importanza per la vita di comunione che dovrebbe già ora caratterizzare la chiesa terrena per poter poi esplodere nel “grande giorno della festa” della chiesa celeste. Un libro appassionato che può appassionare il lettore interessato alla vita spirituale ed ecclesiale.
Giovanni Ferretti
Il libro fornisce un intero sistema interpretativo delle Sacre Scritture, dove ogni aspetto simbolico individuato trova una precisa collocazione. Il risultato è una interpretazione coerente e consistente. Nonché estremamente affascinante.
Monica Bucciarelli
 Il grande giorno della festa è un libro che si pone come obiettivo una riflessione sulla fede del cristiano riguardante la meta e lo scopo che il credente deve darsi nella vita terrena. L'affermazione più innovativa di Alessandra Damiani consiste nella deduzione, ricavata sia dalla realtà del tempo odierno sia dal conforto e dal confronto con i testi sacri, che la donna non potrà più essere esclusa dal presbiterio per consentire alla Chiesa di progredire nel suo cammino storico di realizzazione del Cristianesimo. Il libro merita un'attenta lettura, rigenerativa dei valori del messaggio cristiano, per la diffusione dell'agape cristiana fra tutte le genti.
Sandro Gros-Pietro

IL GRANDE GIORNO DELLA FESTA (Genesi editrice, Torino 2019)

Ho scritto questo libro anzitutto per il clero. L’obiettivo è esaminare tre problemi interconnessi: il volto di Dio, l’impossibilità di ordinare le donne e la rivelazione dei figli di Dio. Ecco alcuni stralci.

Volto di Dio: L’argomentazione parte col ricordare che il volto di Cristo Dio non ha sesso perché Dio non ha sesso. Poi, riprendendo San Paolo, sostiene che la carne umana del Signore risorto contiene in sé la donna e l’uomo, e afferma che questi due, lo Sposo e la Sposa, sono uno.

Come in ogni unione coniugale che si rispetti, anche nelle nozze sacre di Cristo, l’uomo (che è capo, chiave e re) e la donna (che è corpo, porta e regno) formano una sola carne. Cristo glorioso nei cieli, la sua persona divina e umana, pertanto, non ha sesso. Già, è proprio così: la persona di Cristo è senza genere.

No alle donne sacerdote: Le donne sono state giudicate non idonee al presbiterato-sacerdozio ebraico perché il loro ruolo spirituale inerisce alla calata della tenda eterna. Le donne hanno a che fare con la dimora celeste, con  la tenda di Dio con gli uomini; sono chiamate a manifestare in terra la potenza divina non vincolata al sacramento sino ad ora custodito nel mistero e amministrato solo da sacerdoti maschi.

La donna è simbolo della gloria della Gerusalemme celeste, che è la donna libera, la donna di lassù. Tale donna – una volta svelata – può finalmente scendere dal cielo adorna come una sposa e generare e allattare "al seno delle sue consolazioni" (Is 66, 11b), "al petto della sua gloria" (Is 66, 11d), un’umanità rinnovata nello spirito della propria mente (Ef 4, 23a).
Raffaello, Madonna Sistina (c.1513-1514), particolare

Rivelazione dei figli di Dio: I figli di Dio sono esseri umani nati dall’alto, esseri umani ai quali l’Agnello ha aperto 7 occhi alzando 7 corna. Qui, a livello degli occhi e delle corna, entra il gioco il battesimo dei credenti, noto anche col nome di illuminazione (Catechismo della Chiesa Cattolica 1216). Il Battesimo è un rito di iniziazione che simboleggia la sepoltura dell'oscurità e l’immersione del credente nella luce della vita divina. L’idea della settuplice illuminazione da parte dell’Agnello viene spiegata sulla base del concetto biblico di porta, e sviluppata facendo corrispondere i 7 sigilli del libro di cui parla il Libro dell’Apocalisse ai 7 chakra delle religioni orientali.

La vita nuova in Cristo Signore è la vita dell’uomo perfetto (Ef 4, 13b), cioè Cristo. Tale vita anima i giusti i cui spiriti sono stati resi perfetti (Ebr 12, 23b) e risulta dalla rinascita dell’essere umano all’altezza di tutte e sette le porte. Come sta scritto: "Alzate, o porte, il vostro capo, alzatevi soglie antiche, ed entri il Re della gloria!" (Sal 24, 7).

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